EURO TRANSPORTS S.A.S.
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ECCELLENZE CORRELATE
E’ una questione di stilel ristorante Panama ha rinnovato i suoi locali, aumentando gli spazi e offrendo con l’introduzione della cucina fusion, un’interessante novità da affiancare alla cucina della tradizione.
Ambiente accoglienti dotati di aria condizionata
Origine
L’abitato medioevale di Chiusa ha una storia secolare, per anni infatti è stata considerata una tappa importante nel cammino lungo l’asse del Brennero. Perciò le osterie di questo piccolo centro hanno una lunga tradizione – ancor più lunga se si parla del birrificio Gassl Bräu. Fin dal 19 secolo, accanto a questa struttura si trovano le tracce di una locanda denominata “Gallele”, chiamata così probabilmente a causa dell’aquila rossa che campeggia sull’insegna della locanda. Pur trovandosi in una posizione strategica, alla fine degli anni ’80 l’osteria viene chiusa.
Filosofia
Ma spesso, se si chiude una porta si apre un portone. L’idea di creare un piccolo birrificio nel capanno degli attrezzi nasce subito dopo la chiusura del “Gallele”. È un’idea che accompagna Norbert Andergassen da anni. Insieme alla moglie Helga visita i pub e i biergarten tedeschi, dai quali trae ispirazione e know how. Allo stesso tempo, gli Andergassen mettono a punto il loro stile, in cui uniscono alla tradizione del pub germanico un tocco tipicamente altoatesino. Questo mix non si rifletto solo nell’architettura del locale, ma anche e fin da subito nel menu proposto, in cui convivono cucina altoatesina, un cuore bavarese e lampi di cucina mediterranea.
Particolarità
Grazie a questa ricetta e soprattutto grazie alla loro straordinaria birra artigianale, sono ormai dieci anni che gli Andergassen mandano avanti il Gassl Bräu. E per questi dieci di attività vanno ringraziati anche gli avventori che affollano il locale e il biergarten. Inoltre, con la Stube degli Artisti, il Gassel Bräu s’è arricchito di uno spazio ideale per grandi gruppi, eventi di famiglia, seminari o incontri. Il Gassle Bräu diventa così un luogo adatto alle esigenze di ogni avventore, come la tradizione impone e la famiglia Andergassen ben sa.
Il miglior ristorante di cucina tipica lombarda
I piatti della tradizione lombarda gustati in una location che ricorda l'atmosfera "di una volta".
Dalla Cazzuola ai Pizzoccheri un viaggio gastronomico alla scoperta dei sapori Manzoniani.
Il Tira Mola Meseda è il vostro punto di riferimento nel panorama dei ristoranti tipici in Lombardia, con la vera cucina della tradizione in una location accogliente e raffinata.
La nostra cucina
Noto come uno dei ristoranti migliori di Como, Tira Mola Meseda ha tanto successo proprio per la passione per la cucina tradizionale lombarda.
Con il menù in costante evoluzione e l'atmosfera avvolgente del nostro locale, puntiamo a standard qualitativi sempre più elevati e, da noi, gli ospiti hanno il privilegio di assaporare gusti unici e audaci, sapientemente amalgamati grazie ad anni di formazione ed esperienza.
Ristorante con specialità di carne, vieni a scoprire cosa ci contraddistingue dai classici ristoranti!
Door middel van creativiteit, een pad tussen kunst en eten
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Dal 1967, la Pizza di Sottomarina
SOTTOMARINA. Da Terni a Chioggia, passando per il Lago di Garda. È un’avventura geografica oltre che imprenditoriale quella che ha portato Leo Mercantini a realizzare a Sottomarina una delle attività più conosciute e apprezzate della città, la “pizzeria al taglio da Leo”, aperta dal 1967.
Come è arrivato nel Veneto e perché ha scelto Sottomarina?
«Bisogna tornare piuttosto indietro per capire le dinamiche che mi hanno portato qui ormai quasi mezzo secolo fa. Ho iniziato come fornaio, ma dal ’60 mi sono avvicinato al mondo della pizza. Lavoravo per una ditta di Roma che fabbricava forni da pizza. Mi mandavano un paio di mesi nelle nuove pizzerie per avviare l’attività. Nel ’66 ero a Verona e una mattina di aprile decisi di farmi un giretto sul Lago. Avevo deciso di aprire qualcosa per conto mio, vidi dei locali vuoti e firmai subito il contratto di affitto. A luglio ho aperto, ma mi accorsi subito che sul Garda i turisti non mangiavano pizza. Si lavorava un po’ il weekend con i veronesi e mantovani che venivano a fare le gite, per il resto una miseria».
E quindi?
«Una mattina mentre ero sulla porta entrò un signore e tra una chiacchiera e l’altra mi propose di andare a fare un giro a Sottomarina. Lui conosceva la zona perché aveva gestito nel ’53 i bagni Serenella. In una mattina di febbraio, del ’67, arrivammo a Sottomarina, c’era una bora fortissima, ci siamo rifugiati in un bar al caldo e proprio lì trovammo un mediatore che mi propose il locale di piazza Italia, firmai subito il contratto».
Da lì l’escalation?
«All’inizio eravamo in quattro soci e pensavamo ad una catena di pizzerie, ma dopo un po’ capii che avevamo idee diverse e li liquidai uno per volta. Aprii il 6 giugno ’67 e fu subito un grande successo. Arrivavano dalla campagna per assaggiare la mia pizza. Per il primo periodo andavo alle due del pomeriggio ombrellone per ombrellone in spiaggia per farmi conoscere».
Beh dalle code costanti che ci sono oggi direi che non è più necessario..
«No, ormai ci conoscono tutti. Fino ai primi anni ’90 avevo anche un secondo locale a Chioggia, poi dal ’95 ho potuto acquisire anche il locale vicino e ampliare il punto di Sottomarina che comunque continua a essere piccolo rispetto alle richieste che abbiamo. Non so quanti chili di pizza vendiamo al giorno, ma posso dire che usiamo un quintale e mezzo di farina al giorno».
Tutti si chiedono quale sia l’ingrediente segreto?
«Nessuno. Lavoriamo con passione e usiamo materie prime di qualità. Una speciale farina con cinque miscele e un passato di pomodoro di prima scelta. Se le cose vanno così bene è d’obbligo un ringraziamento anche ai miei collaboratori, siamo in otto (mio figlio, mia figlia, due nipoti, il fratello di un cognato e tre dipendenti) e a mia moglie, Daniela, che mi ha sempre sostenuto in tutto».
Nasce a Salerno il 21 settembre 2013, in Corso Garibaldi 29, la pizzeria napoletana Sorbillo Carolina&Rodolfo. Una cinquantina di posti per un menù di impronta tradizionale.
Una storia con lunghe radici, nata nel 1935 - in Via dei Tribunali a Napoli - con i bisnonni Luigi e Carolina. Perchè se è vero che il mondo della pizza vive la sua grande rivoluzione, lui non ha dubbi “resto ancorato alla tradizione di famiglia, seppure scelgo farine biologiche e prodotti a denominazione e Presidio Slow Food.
Quello che mi è stato tramandato per me è prezioso e lo rinnovo tutti i giorni lavorando con passione alle mie pizze”, spiega Rodolfo.
Ci troviamo in una piccola strada nel centro di Baveno, tra il comune e la chiesa, lontani dal traffico della strada principale.
Locale tranquillo e non caotico, adatto a coppie.
Proponiamo pasta fresca fatta in casa e specialità locali.
Vieni a goderti la tua serata in tranquillità. È consigliata la prenotazione."
Prodotti artigianali senza glutine e senza lattosio di produzione propria.
Gastronomia - bar - ristorante
Il nostro locale è ricavato all’interno di una vecchia fornace, in uno storico edificio .
Ristorante-Pizzeria. Strada provinciale Castellamonte/Cuorgnè in Fraz. Spineto 61 Castellamonte
Cucina tipica valtellinese
martedì mercoledì giovedì possibilità di cenare su prenotazione